Nei pressi di Brescia, un barista è stato ucciso con una serie di coltellate fuori dal luogo in cui lavorava.
Dopo il caso di delitto con arma da taglio di qualche settimana fa, nei pressi di Brescia è accaduto un altro episodio simile. Appena fuori dal luogo in cui lavorava, a Sarezzo, un barista è stato ucciso con una serie di coltellate. Nonostante si sia riusciti per ovvie motivazioni a risalire all’identità del killer, le autorità sono ancora al lavoro per stabilire quale sia stata l’origine di questo caso così drammatico.
Omicidio nei pressi di Brescia
In data lunedì 15 dicembre, in tarda serata, un uomo di 55 anni è stato accoltellato a morte all’interno del bar in cui lavorava. Come riportato da Leggo, la vittima in seguito all’aggressione è stata trasportata in codice rosso presso l’ospedale di Gardone Val Trompia. Tuttavia, non c’è stato più niente da fare.
Stando alle prime ricostruzioni, ad essersi reso autore di questo gesto è stato un cittadino moldavo, classe 1993. Lo stesso killer si è consegnato di sua spontanea volontà alle autorità, presentandosi poco tempo dopo presso il comando dei militari.
L’autore dell’omicidio è stato quindi arrestato con l’accusa di omicidio aggravato. L’arma da taglio utilizzata per uccidere la vittima, è stata trovata all’interno di un cassonetto della spazzatura presente nelle vicinanze.
Il proseguimento delle indagini
Il bar in cui lavorava il barista ucciso è di proprietà della moglie, la quale lavorava al suo interno proprio in compagnia della vittima. Una volta appresa questa tragica notizia, la comunità locale di Sarezzo si è ritrovata colpita da un forte stato di choc.
Nel frattempo, le indagini delle autorità stanno proseguendo per capire cosa abbia portato all’omicidio dell’uomo di 55 anni. Così come, oltre al movente dell’aggressione, sarà necessario risalire anche alla dinamica dei fatti accaduti. Al momento, non è dato sapere se ci siano ipotesi o meno sulle motivazioni dell’omicidio.
